Guardare oltre gli shock locali

L’attacco russo è da considerarsi un cigno nero con l’effetto di un aumento del premio per il rischio del mercato azionario europeo. Drive principale della crescita dei mercati restano le prospettive degli utili aziendali, non l’andamento dei tassi o le crisi geopolitiche locali È pertanto plausibile che a guidare la reazione degli investitori sia stato soprattutto il convincimento che gli utili futuri delle aziende fossero sopravvalutati. La crisi russo-ucraina offre ai mercati l’occasione per riportare le quotazioni a livelli più in linea con i fondamentali dell’economia e delle imprese Un conflitto prolungato potrebbe tuttavia originare rischi potenzialmente seri. In particolare: stabile collocamento su livelli elevati dei prezzi delle materie prime; crisi del sistema dei pagamenti internazionali (con relativi oneri per i Paesi occidentali), in… Continua a leggere