Tempo stimato di lettura: circa 3 minuti Il fatto: l’indice di riferimento della Conference Board (LEI) è sceso dello 0,3% a gennaio, in ribasso per il decimo mese consecutivo, in linea con il consenso. Il calo è stato guidato da una continua deteriorazione dei nuovi ordini delle fabbriche, delle aspettative dei consumatori sulle condizioni delle imprese e delle condizioni di credito. Tuttavia, la persistente forza del mercato del lavoro e i guadagni del mercato azionario hanno fornito un parziale contrappeso. L’approfondimento: l’ultimo calo a gennaio non è stato così grave come quello di dicembre (-0,3 vs -0,9), ci sono segnali tentativi di miglioramento delle prospettive. Glli altri due indice dello stesso ufficio studi, quello “coincident” e quello “lagging” (ritardato) sono aumentati entrambi dello 0,2%,… Continua a leggere
L’effetto del regime di carry sulle politiche monetarie
Tempo stimato di lettura: circa 4 minuti Quando si investe sfruttando il carry trade (cioè sfruttando le differenze di rendimento atteso tra vari investimenti, in particolare le divise) e questo diventa un fenomeno su larga scala, si può verificare, in modo controintuitivo, un aumento della liquidità di alcuni asset. Ciò può far apparire questi asset meno rischiosi e più vicini al concetto di denaro (“moneyness”), il che potrebbe indebolire l’efficacia delle politiche monetarie restrittive delle banche centrali o, come sembra stia succedendo ora, rendere le “financial conditions” nel loro complesso più accomodanti di quanto originariamente sperato dalle banche centrali. Per comprendere questo fenomeno, dobbiamo tornare ad alcune definizioni di base della moneta e del processo di creazione della moneta. Il denaro può essere un… Continua a leggere
I dati del mercato del lavoro USA più deboli del previsto
Tempo stimato di lettura: circa 4 minuti È facile interpretare male il recente rapporto sul mercato del lavoro negli Stati Uniti a causa delle frequenti distorsioni causate dagli “aggiustamenti stagionali” nei dati di Non-Farm Payroll (NFP). Il 3 febbraio i dati NFP hanno effettivamente riflettuto debolezza, non forza. Il dato di oltre 500.000 nuovi impiegati rischia di essere male interpretato, a causa di un singolo aggiustamento di 810.000 persone introdotto dall’effetto di un adeguamento del campione di base (2023 population control effect). Pertanto, considerare questi dati come prove di una risposta hawkish da parte della Fed sarebbe un errore. D’altro canto, alcuni “indicatori anticipatori” (leading indicators) iniziano a supportare l’ipotesi di un “atterraggio morbido” dell’economia degli Stati Uniti, anche se questo non è ancora… Continua a leggere