La segmentazione dei consumatori è una variabile cruciale per valutare lo stato di salute dell’economia americana, il cui PIL è per il 70% originato dai consumi privati. Comprendere come le diverse categorie contribuiscono ai consumi offre importanti indicazioni sull’andamento e le prospettive dell’economia, soprattutto in una fase di pressione inflazionistica e domanda incerta come l’attuale.
La spesa non è distribuita equamente: circa il 40% proviene dal quintile con i redditi più alti, mentre solo il 10% proviene da quello più basso, una disparità che richiede un’analisi del comportamento.
Il quintile più alto (40% dei consumi). I consumatori di questo gruppo sono influenzati principalmente dai salari, dall’apprezzamento dei beni patrimoniali e dall’andamento dei mercati finanziari. Nonostante l’alto costo delle carte di credito, sono meno colpiti poiché spesso la liquidazione del saldo è mensile e beneficiano di mutui con tassi bloccati vicini al 3%. La loro spesa è più deliberata che vincolata, con una parte significativa orientata verso i servizi, in particolare viaggi e tempo libero. La domanda cruciale è se lo spostamento dalla spesa per beni a quella per servizi rallenterà, in particolare nei settori del tempo libero e dei viaggi, e se i loro consumi si sposteranno verso altre aree.
Il quintile più basso (10% dei consumi). Gli appartenenti a questo gruppo affrontano sfide critiche perché il loro potere d’acquisto reale è limitato dall’inflazione. Con pochi risparmi e scarso accesso al credito a basso costo, la spesa è quasi interamente destinata ai beni di prima necessità. L’inflazione persistente ha eroso il potere d’acquisto e la capacità di assorbire ulteriori aumenti di prezzo è minima. I consumi di questo gruppo risentiranno, probabilmente, di un prolungato stress finanziario, specialmente perché i salari faticano a tenere il passo con l’aumento del costo della vita.
I tre quintili centrali (50% dei consumi). Questi gruppi rappresentano una gamma più ampia di situazioni economiche e le loro abitudini di spesa sono meno prevedibili. Sono molto penalizzati dall’aumento dei tassi d’interesse, dal crescente indebitamento e stanno erodendo i propri risparmi. Molti analisti credono che saranno questi consumatori, alla fine, a ridurre le pressioni inflazionistiche, adattando le abitudini di spesa ai vincoli finanziari. Tuttavia, finché non vedremo un cambiamento significativo nei loro comportamenti di spesa, rimane incerto quanto influiranno sulle tendenze economiche più ampie, in particolare la riduzione dell’inflazione attraverso la diminuzione della domanda.
I rischi di contagio dal basso e le prospettive per la “Middle America”
Una delle principali preoccupazioni è se la difficoltà finanziaria del quintile più basso si diffonderà verso i ceti con reddito medio (Middle America). Alcuni manager, come Todd Vasos, CEO di Dollar General, paventano questo rischio. Vasos ha osservato che una parte significativa dei consumatori a basso reddito si sente oggi finanziariamente peggio rispetto a sei mesi fa, molti ricorrono alle carte di credito per coprire le necessità di base e prevedono di non riuscire a sostenere gli impegni di pagamento nei prossimi mesi. Sebbene le famiglie a reddito medio e alto non vivano lo stesso livello di pressione finanziaria, i loro comportamenti indicano una certa cautela nei consumi.
Nonostante queste preoccupazioni, è improbabile che le difficoltà finanziarie delle famiglie a basso reddito causino una crisi del credito paragonabile a quella del 2008. La disponibilità di credito per i consumatori a reddito medio dovrebbe restare inalterata, anche in caso di peggioramento delle condizioni economiche. Banche e operatori del credito al consumo hanno interesse a preservare l’offerta di prestiti, il che dovrebbe attenuare il rischio di una significativa contrazione del credito tra le famiglie a reddito medio.
Le implicazioni per gli investitori
La segmentazione dei consumatori statunitensi offre una visione più approfondita della traiettoria dell’economia, con gruppi di reddito che rispondono in modi diversi alle pressioni inflazionistiche e alle condizioni di credito. Il quintile più alto continua a spendere, soprattutto per i servizi, mentre il quintile più basso è già ridotto ai minimi termini con spese essenzialmente di necessità. Il gruppo a reddito medio rimane l’elemento incerto: il suo comportamento potrebbe modellare l’andamento economico generale, in particolare l’inflazione e la domanda.
Gli investitori dovranno monitorare da vicino l’evoluzione dei consumi di questi segmenti: i cambiamenti della domanda potrebbero influenzare in modo significativo i settori chiave dell’economia, specialmente beni e servizi di consumo. L’analisi fondata sui tre consumatori americani fornisce un quadro utile per comprendere le dinamiche, segnali diversi sullo stato di salute dell’economia e direzione dei mercati.
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Cordiali saluti,
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Federico Polese
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